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Rassegna stampa

Dallo scorso 1° gennaio è in vigore la misura che obbliga all’utilizzo di pagamenti tracciati per non perdere le agevolazioni fiscali sulle spese sanitarie. La stretta interessa una quindicina di bonus. L’effetto maggiore, sicuramente, è su farmaci, visite ed esami per spese mediche. Quasi due terzi di chi presenta il Modello Redditi ed il 730 utilizza l’agevolazione al 19%. Il contante, tuttavia, non sparisce del tutto perché può ancora essere usato per pagare le prestazioni rese da strutture pubbliche o private accreditate. Le discussioni fra gli addetti ai lavori non mancano. Le visite specialistiche non possono più essere saldate in contanti per non perdere la detrazione, ma il cash è ammesso per l’acquisto di un cuscino ortopedico. Chi non ci farà caso, se ne accorgerà quando nel 2021 andrà a dichiarare i redditi e le spese sostenute quest’anno. Da capire come dovrà essere documentata la modalità di pagamento, visto che gli operatori sanitari già comunicano al Sistema tessera sanitaria molte tipologie di spese mediche. (rif. “Il Sole 24 Ore”, lunedì 13 gennaio 2019, pag. 5 – Dario Aquaro e Cristiano Dell’Oste)