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Rassegna stampa

Commercialisti in pressing su Governo ed Entrate per trovare una via d’uscita all’applicazione della stretta del cumulo dei redditi di lavoro dipendente ed assimilato oltre i 30mila Euro. In una mail inviata ai referenti regionali della “gestione tributi e rapporti con gli uffici finanziari”, i due delegati alla fiscalità del Cndcec, Gilberto Gelosa e Maurizio Postal, fanno il punto sulle interlocuzioni nel tavolo tecnico con l’Agenzia. Tra i punti aperti, la decorrenza delle clausole di esclusione dal Regime forfettario (re)introdotte dall’ultima Legge di Bilancio: in particolar modo, sul cumulo dei 30mila Euro dei redditi da lavoro dipendente ed assimilato, i commercialisti sottolineano, nella nota inviata all’Agenzia, che, in ossequio a quanto previsto dallo Statuto del Contribuente all’art. 3, comma 2, della Legge n. 212/2000, «qualora alla data di entrata in vigore della norma il contribuente si trovasse nelle condizioni tali da far scattare l’applicazione della causa ostativa in esame già a partire dal 2020, deve ritenersi che lo stesso potrà comunque applicare nell’anno 2020 il Regime forfettario, ma dovrà rimuovere la causa ostativa nel 2020, a pena di fuoriuscita dal Regime forfettario dal 2021». In sostanza, la linea sposata dal Cndcec è che la causa ostativa non scatti da subito. Proprio su questo punto i delegati alla fiscalità stanno cercando di ottenere una risposta ufficiale che recepisca tale linea interpretativa e qualora quest’ultima non dovesse prevalere in via amministrativa, cercheranno comunque di ottenere una correzione in via legislativa. (Il Sole 24 Ore, mercoledì 22 gennaio 2020, pag. 23 – Giovanni Parente)